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Fin dal XV secolo, prima ancora che la fortezza fosse costruita, all’interno del complesso degli spazi ipogei ricavati sul fianco della Rocca e riconducibili a un romitorio francescano, i cebani veneravano la statua della Madonna Addolorata. In seguito, nelle vicinanze dell’attuale accesso agli spazi sotterranei, fu eretta la Chiesa della Madonna della Guardia. Questa fu pesantemente danneggiata durante l’assedio della fortezza (non ancora completata) del 1553 e successivamente trasformata in magazzino. Il 29 aprile 1796, quando la fortezza venne consegnata alle truppe napoleoniche, il governatore del forte Bruno di Tornaforte fece trasferire l’antica statua dell’Addolorata per preservarla da eventuali atti di profanazione degli invasori e da allora è conservata in una della cappelle del Duomo di Ceva.

Tuttora, ogni seconda domenica di settembre la preziosa statua è portata in processione per le vie della città e il lunedì successivo viene celebrata una messa sul piazzale superiore all’ombra della grande croce posta sulla sommità della Rocca del Forte nel 1900 e che dall’alto domina e protegge l’abitato sottostante.